Il Miele: Produzione, Normativa e Controlli di Qualità. Focus on idrossimetilfurfurale (HMF)

Il miele è un alimento naturale dalle straordinarie proprietà nutrizionali e salutistiche, ma per garantirne l’autenticità e la qualità è fondamentale seguire rigidi controlli lungo tutta la filiera. La corretta gestione della produzione, il rispetto delle normative e le analisi di laboratorio permettono di tutelare sia i produttori che i consumatori.
Questi aspetti sono approfonditi nella nostra nuova pubblicazione, che fornisce una panoramica completa sulla classificazione del miele, le normative di riferimento e i parametri di qualità essenziali, con un focus particolare sull’idrossimetilfurfurale (HMF), un indicatore chiave della freschezza del prodotto.
Il miele e la sua classificazione
Il miele è un prodotto dolce naturale ottenuto dal nettare dei fiori o dalle secrezioni di insetti che vivono sulle piante. Esso si distingue in base a diversi criteri:
- Origine botanica: mieli uniflorali (es. acacia, castagno, tiglio) e mieli millefiori.
- Metodo di estrazione: miele di favo, miele centrifugato, miele filtrato, miele torchiato.
- Origine geografica: a seconda del territorio di produzione, il miele può presentare caratteristiche chimiche e organolettiche uniche.
Normative di riferimento per il miele
Per garantire la qualità del miele, sono stati introdotti regolamenti nazionali e internazionali che ne definiscono composizione, metodi di lavorazione e limiti di contaminanti. Tra i principali riferimenti normativi troviamo:
- Direttiva 2001/110/CE: disciplina la produzione e la commercializzazione del miele nell’UE.
- Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 179: recepisce la direttiva europea e stabilisce i criteri di qualità e autenticità del miele in Italia.
- Codex Alimentarius - Standard for Honey CXS 12-1981: norma di riferimento internazionale per la qualità del miele.
Approfondisci queste tematiche nella pubblicazione per conoscere nel dettaglio le normative vigenti e le loro implicazioni sulla filiera produttiva.
Controllo qualità e importanza della certificazione
Per garantire un miele autentico e sicuro, è essenziale eseguire rigorosi controlli di qualità. Tra i parametri più rilevanti vi è l’HMF (idrossimetilfurfurale), un indicatore della freschezza del prodotto, il cui valore aumenta con il tempo e i trattamenti termici. Il limite massimo è di 40 mg/kg nell’UE (80 mg/kg per mieli da regioni tropicali), e la sua analisi consente di valutare l’integrità del miele.
Oltre all’HMF, le verifiche di laboratorio identificano possibili frodi, come l’aggiunta di zuccheri artificiali, garantendo la trasparenza del mercato e la tutela dei consumatori. La conformità normativa e i test di qualità sono quindi strumenti fondamentali per assicurare un miele genuino, prevenire sanzioni e rafforzare la fiducia nel prodotto.
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