Neurocosmesi: Cos'è, come funziona e perché sta rivoluzionando il mondo della cosmetica

Nel panorama in continua evoluzione della cura della bellezza e del benessere emerge un approccio innovativo che riconosce la profonda connessione tra mente e pelle: la neurocosmesi, branca affascinante della dermocosmesi che sfrutta i network di interazione della pelle con i mediatori del sistema nervoso e gli ormoni.
I prodotti neurocosmetici non si limitano a migliorare l’aspetto della pelle, ma contengono ingredienti che interagiscono con il sistema nervoso cutaneo, stimolando il rilascio di sostanze come endorfine, dopamina e serotonina che favoriscono il benessere generale, possono anche influenzare le nostre emozioni agendo positivamente sull'umore, riducendo lo stress, migliorando la percezione positiva di sé e, di conseguenza, esaltando l’apparenza e la bellezza e portando così ad un miglioramento anche nelle relazioni sociali.
Una delle aree più promettenti è il trattamento della pelle sensibile, spesso aggravata da stress, ansia e fattori psicosomatici. La neurocosmesi offre un supporto, agendo su prurito, bruciore e infiammazione con approcci non farmacologici ma scientificamente validati.
Ma tra tante definizioni facciamo un po’ di chiarezza.
Un neurocosmetico è un prodotto che, applicato sulla pelle, ha effetto sul sistema nervoso cutaneo o in generale sui mediatori cutanei. Questa definizione non può prescindere da quella tradizionale di “cosmetico” secondo il Regolamento (CE) 1223/2009 che gli attribuisce una finalità esclusiva o prevalente di “pulire, profumare, modificarne l'aspetto, proteggere, mantenere in buono stato o correggere gli odori corporei”. Alcune “zone grigie” concettuali devono necessariamente essere valutate caso per caso.
Con il termine psicocosmetico invece ci si riferisce ad un prodotto che, a seguito dell’utilizzo, aumenta la percezione positiva di sé, l’autostima, il benessere psicologico.
Questi effetti si sposano perfettamente con i cosmetici sensoriali, che stimolano i 5 sensi:
- Vista: colore e packaging emozionali
- Olfatto: aromaterapia e oli essenziali
- Tatto: texture morbide e avvolgenti
- Udito: rituali cosmetici con musica rilassante
- Gusto: cosmetici per labbra e cavo orale
L’industria cosmetica si affida sempre più anche al neuromarketing, studiando come i consumatori reagiscono emotivamente ai prodotti, al packaging e alle fragranze.
Tecniche non invasive come la risonanza magnetica funzionale o l’analisi del cortisolo salivare aiutano a comprendere gli orientamenti dei consumatori così da definire le caratteristiche desiderate e indagare le motivazioni che inducono determinate reazioni.
Neurocosmesi e neuromarketing: la psicologia dietro il beauty
I psiconeurocosmetici rappresentano una promettente evoluzione nel mondo della bellezza, spostando l'attenzione su una visione più integrata che riconosce il potere della connessione mente-corpo.
Mentre la ricerca continua a svelare i complessi meccanismi che legano le nostre emozioni alla pelle, il mercato si prepara a vedere una crescita significativa di prodotti e approcci che abbracciano questa filosofia olistica per una bellezza che va oltre la semplice apparenza.
Il quadro è suggestivo e le prospettive affascinanti, ma è necessario tenere sempre ben presente che i claim devono essere supportati da evidenze scientifiche robuste e affidabili.
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