Rifiuti e Trasporto Merci Pericolose
La loro corretta gestione per la tutela della salute, dell'ambiente e della sicurezza.
La gestione dei rifiuti e il trasporto di merci pericolose richiedono rigorosi protocolli di gestione. La loro corretta manipolazione, deposito e smaltimento sono fondamentale per evitare l’inquinamento ambientale ed i rischi legali per l’Azienda.
Il D.Lgs. 152/2006, noto come Testo Unico Ambientale (TUA), è il principale riferimento normativo in Italia per la tutela dell'ambiente. Esso disciplina aspetti fondamentali legati alla gestione dei rifiuti, la tutela delle acque, l'inquinamento atmosferico, il risanamento dei siti contaminati e altro ancora. Nello specifico, la Parte Quarta è dedicata alla gestione dei rifiuti e alla bonifica dei siti contaminati: rappresentando il quadro normativo fondamentale per le attività di gestione, raccolta, trattamento, trasporto e smaltimento dei rifiuti in Italia. Essa è allineata con la Direttiva Europea 2008/98/CE e successive modifiche, integrando principi di economia circolare e sostenibilità.
I nostri esperti sapranno supportarti in queste delicata tematica eseguendo:
Regolamento sul trasporto delle merci e rifiuti pericolosi su strada, secondo la normativa ADR e via aerea, secondo la normativa IATA.
ADR 2025: le novità operative in vigore dal 1 luglio!
Il 1° luglio 2025 l’ADR 2025 (Accordo europeo sul trasporto internazionale di merci pericolose su strada) è entrato ufficialmente in vigore obbligatorio anche in Italia.
Dopo un periodo transitorio di sei mesi, tutte le imprese coinvolte nel trasporto di merci pericolose devono ora rispettare esclusivamente le regole della nuova edizione ADR 2025 e non è più ammesso l’utilizzo della versione precedente del 2023.
L’ADR 2025 introduce nuove disposizioni per:
a) Batterie a ioni di sodio: per questa emergente alternativa alla batteria al litio, sono state disposte regole equiparate a quest’ultime. È necessario quindi aggiornare le schede di sicurezza, le etichette, le procedure di stoccaggio e di trasporto.
b) Rifiuti contenenti amianto: con la nuova Disposizione Speciale 678 è consentito il trasporto semplificato dei rifiuti contenenti amianto non friabile con l’utilizzo di apposite big-bag omologate purché non ci sia il rilascio di polveri.
c) Vernici compatibili: è possibile adesso trasportare con una procedura più snella e flessibile vernici e miscele compatibili previa verifica con il proprio consulente ADR se i prodotti spediti possono beneficiare di questa semplificazione.
d) Documentazione ADR: è necessario aggiornare i modelli del documento di trasporto inserendo informazioni come la targa del veicolo ADR e custodirlo obbligatoriamente in cabina.
e) Formazione e docenti: sono stati stabiliti dei nuovi requisiti per chi eroga corsi formazione ADR. In particolare, i docenti dovranno possedere una Laura Tecnica, deve essere abilitato come Consulente ADR e, l’ente formatore, deve dimostrare almeno 10 anni di esperienza.
f) Spedizionieri occasionali: sono state confermate esenzioni della nomina di Consulente ADR per gli spedizionieri occasionali che operano in maniera non sistematica gestendo quantità ridotte e non effettuano attività critiche come la classificazione o l’imballaggio.
Sopralluoghi per verificare la corretta gestione del deposito temporaneo dei rifiuti. Queste attività sono strumenti fondamentali per accertare che la gestione dei rifiuti sia conforme alla normativa vigente. Questi controlli possono essere svolti da autorità competenti, come le ARPA regionali, i Carabinieri per la tutela dell'ambiente (NOE), le Polizie locali, o altre autorità incaricate, anche a seguito di segnalazioni o come parte di ispezioni programmate.
Assistenza tecnico-specialistica in conformità al D.Lgs. 152/06 smi che comprende gli adempimenti normativi (MUD) ed amministrativi (corretta compilazione di formulari e del registro di carico-scarico).
Il MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) è uno strumento essenziale per la tracciabilità dei rifiuti in Italia e si tratta di una comunicazione annuale che i soggetti obbligati devono presentare per dichiarare i dati relativi alla produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti prodotti o trattati nell'anno precedente.
Il MUD è disciplinato dal D.Lgs. 152/2006 (Parte Quarta, art. 189) sulla tracciabilità dei rifiuti e dal D.P.C.M. che viene aggiornato periodicamente per definire il formato e le modalità di compilazione.Consulenza per la corretta classificazione dei rifiuti e per offrire un supporto completo ed efficiente.
Questo è un aspetto essenziale per garantire una gestione conforme alle normative e per evitare sanzioni o rischi per l'ambiente. Offrire una consulenza completa in questo ambito richiede un approccio strutturato che parte da un’analisi preliminare delle attività aziendali per definire un piano personalizzato, con il supporto di esperti ambientali, tecnici e legali.
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