Analisi Microinvasive o Semi-Distruttive per la tutela del patrimonio culturale
Le analisi microinvasive o semi-distruttive per la tutela dei beni culturali possono essere effettuate con diverse finalità. Ad esempio, queste analisi sono utili per la caratterizzazione dei materiali (come lapidei naturali e artificiali, legno, tela, finiture pittoriche, carta, metallo), delle strutture (fondazioni, strutture verticali e orizzontali, coperture) e dei terreni. Oppure possono essere impiegate per la valutazione dello stato di conservazione del manufatto. O ancora per la verifica dell’efficacia degli interventi conservativi e i controlli di durabilità post-intervento.
Analisi microinvasive e prove disponibili
- Analisi mineralogico-petrografiche delle malte, lapidei naturali e laterizi.
- Analisi microstratigrafiche: osservazioni al microscopio ottico con luce riflessa e lampada UV.
- Analisi microstratigrafiche: analisi al microscopio elettronico SEM/EDS e X-grafia con mappatura degli elementi.
- Analisi microstratigrafiche: analisi micro-FTIR (su campioni tal quali e su sezioni in modalità strato per strato)
- Analisi spettrofotometriche FTIR su campione tal quale.
- Analisi morfologiche di superficie SEM.
- Analisi cromatografiche.
- Analisi diffrattometriche (XRD).
- Analisi in gas-massa (GC-MS)
- Classificazione delle fibre tessili.
- Analisi morfoanatomica con caratterizzazione della specie legnosa.
- Analisi biologiche.
- Analisi dei metalli e delle loro forme di alterazione.
- Prove strutturali e geotecniche.