Analisi sui Prodotti Solari

Effettua ora le tue analisi sulle materie prime cosmetiche e nei prodotti solari

Devi verificare i tuoi claim per i prodotti solari?

Abich - Lifeanalytics ha un ampio portafoglio di analisi tra cui puoi scegliere in base alle tue esigenze.

Utilizzati per proteggere la pelle dai raggi UV, i prodotti solari sono fondamentali per evitare i danni provocati dall’esposizione alla luce ultravioletta, sia naturale che artificiale. Reperibili in diverse tipologie tipo crema, emulsioni, oli, gel, stick o spray, questi preparati destinati al contatto con la pelle umana sono soggetti a rigidi controlli atti a prevenire il fotoinvecchiamento e la formazione di problematiche cutanee.

I prodotti solari sono composti da un grande numero di sostanze per la formulazione, solo per citarne alcune:  

  • Sostanze protettive che prevengono il fotoinvecchiamento, come gli antiossidanti. Questi possono contribuire alla foto-protezione sia aumentando il grado di assorbimento delle radiazioni UV, sia per il loro attivo. Gli estratti vegetali ricchi in polifenoli, in virtù della loro funzionalità antiradicalica, sono infatti in grado di proteggere dall’immunosoppressione e dai danni al DNAindotti dalle radiazioni ultraviolette. Analoghi effetti sono stati riconosciuti ad estratti di tè verde veicolati in formulazioni solari e applicati sulla cute, e a vitamine antiossidanti, quali tocoferoli, tocotrienoli e vitamina C.
  • SPF boosters, si tratta di materie prime che con meccanismi d’azione differenti, sono in grado di potenziare l’SPF (Sun Protection Factor – Fattore di Protezione Solare) di una formulazione solare. Per ottenere un simile tipo di potenziamento, alcune industrie propongono l’utilizzo di emollienti (ad esempio, Octyldodecyl neopentanoate) in grado di favorire la dispersione dei filtri, quindi aumentarne l’efficacia; oppure, in alternativa, di copolimeri con proprietà filmogene e riflettenti le radiazioni ultraviolette.


I prodotti contenenti filtri solari sono classificati in maniera differente a seconda della nazione
: in Europa, ad esempio, sono considerati cosmetici e in USA, Giappone, Australia e Canada come OTC (Over The Counter o Prodotti da Banco). Pertanto, le normative e i metodi di riferimento per i test a cui devono essere sottoposti i prodotti solari e le relative indicazioni da riportare in etichetta presentano delle differenze a seconda del mercato di riferimento. L’attenzione alle analisi in vitro e in vivo a cui devono essere sottoposti i prodotti contenenti filtri solari, assume un’importanza crescente e va di pari passo con la ricerca nel campo della dermatologia relativamente agli effetti che l’esposizione solare ha sulla nostra pelle.

Oltre a definire il grado di protezione solare ai raggi UVB, stanno assumendo un ruolo sempre più incisivo sulla sicurezza del prodotto finale i test sui raggi UVA (in particolare il rapporto UVA/UVB), UVC, HEV e NIR (vicino infrarosso):

  • I raggi UVB, i principali responsabili dell’abbronzatura, anche se costituiscono solo il 5% dei raggi ultravioletti che arrivano dal sole, se non filtrati, possono penetrare nell’epidermide e creare reazioni come eritemi solari, scottature e reazioni allergiche.
  • I raggi UVA costituiscono il 95% dei raggi ultravioletti provenienti dal sole e sono in grado di penetrare più in profondità nella nostra pelle, raggiungendo il derma e favorendo la sintesi di radicali liberi, quindi il fotoinvecchiamento della pelle, cioè l’invecchiamento prematuro proprio dovuto ad un’eccessiva esposizione al sole e/o senza adeguata protezione solare.
  • Anche i raggi HEV sono in grado di penetrare negli strati più profondi della pelle e di creare stress ossidativo. È importante verificare che il tuo prodotto solare sia in grado di filtrare anche i raggi HEV per prevenire il l’invecchiamento cutaneo e ridurre l’iperpigmentazione.
  • La componente non visibile NIR (vicino infrarosso) in particolare NIR A, con lunghezze d’onda comprese tra 800 e 1100 nm ad elevata penetrazione dermica, causa danni cellulari a carico sia di cheratinociti che fibroblasti. Per sostenere questo claim innovativo la strategia di test è in vitro e comprende test fisici spettrofotometrici e biologici.

La determinazione dell’SPF è sicuramente il test principale a cui sono sottoposti tutti i prodotti cosmetici contenenti filtri solari. Rimane però altrettanto importante valutare il fattore di protezione solare considerando tutte le possibili variabili. È indispensabile una analisi preliminare SPF in vitro per identificare eventuali sovrastime dell’SPF in vivo dovuto, ad esempio, alla presenza nella formulazione cosmetica di ingredienti ad azione lenitiva.

Ulteriori test sono necessari per valutare se il tuo prodotto solare è resistente all’acqua salata, all’acqua clorata, alla resistenza al sudore, o alla sabbia e inoltre ecocompatibilità, biocompatibilità, reef safe.

Vuoi determinare l'SPF e fattore di protezione solare dei tuoi prodotti solari? Fallo con Abich - Lifeanalytics

Focus on: prodotti abbronzanti e antimacchia

Le formulazioni cosmetiche, grazie a tecnologie avanzate, possono aiutarci nella regolazione della pigmentazione cutanea. Sia per un incarnato più abbronzato sia per ridurre inestetiche macchie cutanee i prodotti cosmetici devono agire sul processo di melanogenesi: sintesi e accumulo di melanina da parte dei melanociti. Le melanine sono i pigmenti responsabili del colore della nostra pelle e la loro sintesi dipende non solo dall’esposizione alla luce solare, ma anche da fattori genetici e/o patologici. 

Per verificarne l’efficacia questi prodotti devono essere sottoposti a specifici test in vitro e in vivo che vertono principalmente sulla quantificazione della melanina pre e post utilizzo del prodotto o sull’aumentata o diminuita espressione della tirosinasi, enzima coinvolto nel processo della melanogenesi.

Con Abich – Lifeanalytics hai a disposizione tutta la gamma di analisi per valutare l’efficacia dei tuoi prodotti cosmetici abbronzanti e antimacchia in accordo con le Guidelines to Commission Regulation (EU) No 655/2013 e con protocolli di test messi a punto in base alle tue esigenze.

Lifeanalytics, una scelta sicura per le analisi sui tuoi prodotti solari

Abich – Lifeanalytics, competence center del Gruppo per il settore Pharma Cosmesi, offre un ventaglio di test per i tuoi prodotti solari che ti consentirà di lanciarli sui principali mercati internazionali e di valutare a 360° l’efficacia e la sicurezza del tuo prodotto.

Scopri l’intera gamma di analisi:

Il campo di applicazione del test è quello di creme, oli, stick e prodotti cosmetici solari, con l’obiettivo di verificare il claim “SPF Fattore di Protezione Solare” secondo un metodo interno basato su ISO 24443, predittivo del valore spf fornito dal test in vivo ISO 24444: 2022..

Viene effettuato uno screening preliminare in vitro del fattore di protezione solare, del rapporto UVA/UVB e della lunghezza d’onda critica di una formulazione.

Il campo di applicazione del test è quello di creme, oli, stick e prodotti cosmetici solari, con l’obiettivo di verificare il claim “SPF Fattore di Protezione Solare” secondo il metodo ISO 24444:2022, FDA 21 CFR 201.327 (a)(1) o protocollo Australian AS/NZS 2604:2012.

Il test di determinazione in vivo del fattore di protezione solare viene svolto su volontari mediante irraggiamento controllato e lettura della risposta eritematogena.

Il campo di applicazione dei test è quello dei prodotti solari finiti, con l’obiettivo di verificare il claim “resistente all’acqua salata” e secondo ISO 24444:2020 per la determinazione della resistenza all’acqua dolce. 

Il test viene eseguito in vivo su 10 volontari, per confronto con SPF fra prelavaggio e post-lavaggio. Il trattamento comprende due lavaggi, uno in acqua salata, eseguito per irraggiamento con una soluzione di NaCl 1M, mediante una doccia a caduta senza pressione e uno in acqua dolce. Se la riduzione della protezione è superiore al 50%, il prodotto non è considerato “resistente all’acqua salata”.

Il campo di applicazione del test è quello dei prodotti finiti, con l’obiettivo di verificare il claim “resistente alla sabbia” e secondo ISO 24444:2010 del 15/11/2010 e metodo test Colipa 2006 per la determinazione dell’SPF.

Il test viene eseguito in vivo su 10 volontari sani. Misura la riduzione dell’SPF del prodotto solare in seguito a doppio contatto con sabbia statica con questa sequenza: contatto, pulizia meccanica, contatto, pulizia meccanica finale, esposizione al simulatore solare multiporta. Se la riduzione della protezione è >50% il prodotto non risulterà “resistente alla sabbia”.

Il campo di applicazione del test è quello di creme, oli, stick e prodotti cosmetici con minerali con l’obiettivo di verificare il claim “protezione ad ampio spettro (UVA cerchiato)” e secondo ISO 24443:2012 o FDA 21 CFR 201.327 (a)(1).

La determinazione della protezione UVA e lunghezza d’onda critica viene svolta in vitro secondo metodo ISO per la determinazione della protezione ad ampio spettro.

Il campo di applicazione del test è quello di creme, oli, stick e prodotti cosmetici solari, con l’obiettivo di verificare i claim “Protezione UVA” e “PA rating” secondo ISO 24442:2020.

Metodo che si basa sulle risposte persistenti di oscuramento della pigmentazione cutanea dei soggetti al fine di valutare il fattore di protezione solare UVA (UVAPF) del prodotto solare.

Il campo di applicazione del test in vitro è quello dei prodotti solari, con l’obiettivo di verificare il claim “protegge nello spettro HEV o Blue light protection” e secondo metodo interno basato su ISO 24443.

Si effettua l’analisi dello spettro di assorbanza di un prodotto solare nello spettro HEV contro bianco. Risultati in termini di curva di assorbanza e percentuale media di luce bloccata nello spettro 400-500 nm.

Il campo di applicazione del test è quello di creme, oli, stick e prodotti cosmetici solari con l’obiettivo di verificare il claim “resistente all’acqua” e secondo il metodo interno basato su ISO 24443.

La determinazione della percentuale di persistenza della protezione solare in seguito a dilavamento in acqua in condizioni controllate viene svolta in vitro (su plate in PMMA). Si tratta di un test preliminare che va confermato con il test in vivo.

Il campo di applicazione del test è quello di creme, oli, stick e prodotti cosmetici solari con l’obiettivo di verificare il claim “resistente all’acqua e molto resistente all’acqua” e secondo ISO 1627/2020/18861.

La determinazione della percentuale di persistenza del valore di protezione solare in seguito a dilavamento in acqua in condizioni controllate viene svolta in vivo su volontari.

Il campo di applicazione del test è quello di creme, oli, stick e prodotti cosmetici solari con l’obiettivo di verificare il claim “Verifica dispersione filtri fisici” e secondo metodo interno.

L’analisi viene effettuata in microscopia ottica e imaging ad alta definizione dell’aggregazione di filtri fisici, inclusa misurazione degli eventuali aggregati presenti.

Il campo di applicazione del test in vitro è quello delle materie prime o dei prodotti finiti con l’obiettivo di verificare i claim “Schiarente” e “Depigmentante” secondo metodo interno.

Quantificazione dell’inibizione della sintesi di melanina in cellule di melanoma umano esposte a trattamento con la sostanza o prodotto testato rispetto a controlli non trattati. Lo stesso tipo di test può essere utilizzato per quantificare l’aumento della sintesi di melanina.

Il campo di applicazione del test è quello dei prodotti cosmetici per viso e corpo con l’obiettivo di verificare i claim “Schiarente”, “Ridice le macchie cutanee” e “Depigmentante” in accordo con le Guidelines to Commission Regulation (EU) No 655/2013.

Verranno effettuati rilievi strumentali tramite Colorimetro Minolta CR200 a T0 e a TX giorni di trattamento, al fine di valutare le variazioni di pigmentazione dell’area trattata. Tali rilievi verranno effettuati nei diversi tempi sempre nella stessa posizione di lettura. Acquisizione di fotografie scientifiche a T0 e a TX giorni di trattamento ad alta risoluzione con obiettivo macro e normalizzazione del colore con flash circolare coassiale all’obiettivo.

Il campo di applicazione del test è quello dei prodotti cosmetici per viso e corpo con l’obiettivo di verificare il claim “Abbronzante” in accordo con le Guidelines to Commission Regulation (EU) No 655/2013.

Verranno effettuati rilievi strumentali tramite Colorimetro Minolta CR200 a T basale al fine di determinare l’esatto fototipo nell’area cutanea prestabilita e la correlata MEDu a T0 e TX giorni al fine di valutare le variazioni di pigmentazione dell’area trattata. Tali rilievi verranno effettuati nei diversi tempi sempre nella stessa posizione di lettura.

Al termine del trattamento la zona trattata e non trattata verranno esposte ad un ciclo di 3 irraggiamenti nell’arco di una settimana con lampada abbronzante al fine di quantificare l’incremento di pigmentazione, tale misurazione verrà effettuata strumentalmente tramite Colorimetro.

Fotografie scientifiche ad alta risoluzione con obiettivo macro e normalizzazione del colore con flash circolare coassiale all’obiettivo verranno acquisite dopo il ciclo di 3 irraggiamenti con lampada abbronzante.

Il campo di applicazione del test in vitro è quello delle materie prime o dei prodotti finiti con l’obiettivo di verificare il claim “Depigmentante” secondo metodo interno.

Valutazione della capacità di inibire l’attività dell’enzima tirosinasi in una reazione diretta controllata in vitro.

Il campo di applicazione del test in vitro è quello delle materie prime o dei prodotti finiti con l’obiettivo di verificare i claim “Schiarente” e “Depigmentante” secondo metodo interno.

Valutazione dei cambiamenti nei livelli di espressione genica della tirosinasi in cellule di melanoma umano.

Il campo di applicazione del test in vitro è quello delle materie prime o dei prodotti finiti con l’obiettivo di verificare il claim “Abbronzante” secondo metodo interno.

Quantificazione dell’aumento della sintesi di melanina in cellule di melanoma umano esposte a trattamento con la sostanza o prodotto testato rispetto a controlli non trattati. Lo stesso tipo di test può essere utilizzato anche per quantificare la riduzione della sintesi di melanina.

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