Colorati, corti, scalati, ricci: i trend fashion non finiscono mai e mettono a dura prova i formulatori di prodotti per capelli. Quando si ha a che fare con una struttura complessa formata per lo più da proteine (come la cheratina), acqua, lipidi, pigmenti e oligoelementi, soddisfare le esigenze dei clienti è tutt’altro che facile.
Per esaudire al meglio i desideri dei consumatori, le aziende che producono cosmetici tricologici li sottopongono a test di efficacia specifici. Secondo il regolamento europeo (UE) n. 1223/2009 sui cosmetici, infatti, tutti i claim che vengono dichiarati in etichetta devono essere supportati da analisi in vitro e in vivo codificate e riproducibili.
Per i test in vitro vengono utilizzati capelli umani forniti da centri specializzati: si tratta solitamente di ciocche di capelli di varie etnie, lavate e igienizzate con le punte tutte rivolte tutte dallo stesso lato per una distribuzione uniforme delle squame della cuticola. A seconda del test a cui vanno in contro può essere necessario o meno che le ciocche siano umane, canine, per prodotti specifici per cani , o di Yak, per test di colorazione e decolorazione. I vantaggi dei test in vitro rispetto a quelli clinici è che richiedono meno tempo, non occorrono volontari e sono più riproducibili.
Ma per alcuni claim solo una sinergia tra test in vitro e in vivo può garantire un risultato altamente affidabile: per sostenere l’efficacia anti caduta, ad esempio, si può valutare in vitro l’aumentata proliferazione della sintesi proteica di cellule mesenchimali della papilla dermica per poi proseguire con una valutazione clinica oggettiva con immagini ad alta risoluzione.
Abich – Lifeanalytics, Competence Center del Gruppo per il settore Pharma Cosmesi, con i suoi laboratori all’avanguardia, ti consentirà di effettuare tutti i test in vitro e in vivo necessari per lanciare sul mercato i tuoi prodotti cosmetici tricologici vantando i claim più competitivi.
Scopri l’intera gamma di analisi:
Il campo di applicazione del test clinico è quello dei prodotti cosmetici per i capelli e il cuoio capelluto, con l’obiettivo di verificare il claim “anti caduta”, secondo Guidelines to Commission Regulation (EU) No 655/2013.
Il test in vivo viene eseguito su soggetti selezionati anche per specifiche caratteristiche tricologiche: capelli secchi e sfibrati e applicazione del prodotto con frequenza e modalità definite con lo Sponsor. Acquisizioni strumentali di 10 capelli/soggetto ai seguenti tempi: T0 e TX gioni/mesi di utilizzo. Misure dinanometriche per evidenziare un’eventuale maggiore capacità di carico di rottura e quindi un incremento di robustezza del capello a seguito del trattamento. Valutazione soggettiva da parte dei soggetti partecipanti allo studio tramite questionario con domande sia aperte che chiuse atte a investigare la percezione di efficacia ed effetti specifici come l’effetto volumizzante del trattamento e la gradevolezza del prodotto.
Test in vitro: coppie di ciocche di capelli umani “standard” (diverse tipologie utilizzabili secondo le esigenze dello Sponsor) saranno sottoposte ad un trattamento danneggiante in condizioni controllate e successivamente una parte trattate con il prodotto in esame. Fotografie comparative in condizioni controllate con luce tangente alle ciocche dopo asciugatura al fine di evidenziare eventuale miglioramento della lucentezza delle trattate nei confronti delle non trattate. Saranno prelevati 2 campioni per ogni ciocca e sottoposti ad analisi microscopica a contrasto di fase o SEM per valutarne il miglioramento.
Il campo di applicazione del test in vitro è quello dei prodotti cosmetici anti forfora per i capelli (materie prime e prodotti finiti), con l’obiettivo di verificare il claim “anti forfora”, secondo metodo interno.
Test di valutazione dell’attività antimicrobica nei confronti di Malassezia furfur.
Il campo di applicazione del test clinico è quello dei prodotti cosmetici per i capelli e il cuoio capelluto, con l’obiettivo di verificare il claim “anti caduta”, secondo Guidelines to Commission Regulation (EU) No 655/2013.
Valutazione clinica oggettiva con immagini ad alta risoluzione. Pull test: conteggio dei capelli raccolti/prelevati applicando una leggera e omogenea trazione. Analisi tricografica effettuata con tecniche di biologia cellulare, valutazione dell’attività biologica di tutti i capelli raccolti da ogni soggetto con valutazione della vitalità media con MTT.
Fototricogramma con Trichoscan:
Il campo di applicazione del test in vitro è quello dei prodotti cosmetici per i capelli, con l’obiettivo di verificare il claim “districante”, secondo metodo interno.
Analisi dinamometrica della resistenza al passaggio del pettine su ciocche standardizzate umide o in seguito ad applicazione e lavaggio con il campione. Risultati in termini di attrito al pettine in Newton e percentuale di diminuzione dell’attrito rispetto al non trattato.
Il campo di applicazione del test clinico è quello dei prodotti cosmetici per i capelli, con l’obiettivo di verificare il claim “fortificante”, secondo metodo interno.
Analisi dinamometrica del carico di rottura su capelli trattati e non trattati in vivo da 20 volontari. Risultati in termini di resistenza alla rottura in Newton e variazione percentuale della resistenza rispetto al non trattato.
Il campo di applicazione del test in vitro è quello dei prodotti cosmetici per i capelli (materie prime e prodotti finiti), con l’obiettivo di verificare i claim “anti caduta” e “fortificante”, secondo metodo interno.
Valutazione quantitativa degli effetti di un prodotto finito o materia prima sulla proliferazione cellulare e sull’aumento della sintesi delle proteine totali (test MTT) e dosaggio proteico a tempi diversi di esposizione.
Il campo di applicazione del test in vitro è quello dei prodotti cosmetici per i capelli (materie prime e prodotti finiti), con l’obiettivo di verificare i claim “anti caduta” e “sebo regolatore”, secondo metodo interno.
Quantificazione dei cambiamenti nell’espressione genica dei livelli di 5-α reduttasi in fibroblasti murini Balb/3T3. Si dimostra che la materia prima o prodotto finito è in grado di ridurre l’espressione dell’mRNA codificante per l’enzima 5-α reduttasi tipo 1/2.
Il campo di applicazione del test clinico è quello di shampoo e bagnodoccia per bambini con l’obiettivo di verificare il claim “oftalmologicamente testato” in accordo con le Guidelines to Commission Regulation (EU) No 655/2013.
L’oftalmologo valuta le condizioni della superficie oculare e della zona perioculare prima dell’applicazione e dopo 5 e 60 minuti dall’applicazione del prodotto diluito. Autovalutazione: pizzicore, bruciore, prurito e sensazione di corpo estraneo.
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