In Italia abbiamo un patrimonio di più di 800 prodotti agroalimentari a denominazione e indicazione geografica riconosciuta in UE (DOP, IGP, DOCG, IGT).
Tuttavia, proprio perché sono presenti tutte queste eccellenze che garantiscono al consumatore una qualità elevata e un’origine controllata dei cibi, è presente anche chi cerca di approfittarne commettendo una frode alimentare e recando danni finanziari e d’immagine a tutto il sistema economico e territoriale italiano.
Le frodi alimentari si verificano quando avviene una produzione o commercializzazione intenzionale di alimenti non conformi alle norme vigenti. Si suddividono essenzialmente in frodi sanitarie e commerciali. Le frodi sanitarie si verificano quando c’è una possibilità, seppur insita, di impattare negativamente sulla salute dei consumatori. Le frodi commerciali invece comprendono tutte le azioni effettuate sugli alimenti e sulle loro confezioni che favoriscono profitti illeciti a danno del consumatore.
Questo problema in Italia è particolarmente sentito: mina infatti l’autenticità, le caratteristiche biologiche, la qualità dei prodotti con cui il Made in Italy è riconosciuto in tutto il mondo. Diventa quindi fondamentale per ogni produttore e distributore difendere sé stesso e i propri prodotti attraverso una serie di controlli stringenti con tecnologie innovative e analisi accurate.